Come nel suono colto delle migliori
parole che descrivono l’universo,
c’è un piacere così alto e diverso,
oh vita, nei tuoi rapidi colori,
che in un tempo infinito sognatori
noi vorremmo guardare quel disperso
delirio che ripeti come un verso
riempiendoci lo sguardo di splendori.
Che mirabile onore è l’ondeggiante
principato dell’abito che spieghi,
che paesaggio imperiale è il tuo Presente!
Non potrò mai ringraziare abbastanza
che da un pugno di terra umida e cieca
tu mi abbia fatto così vivo e amante.